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COLLEZIONE   

Brevi Note Biografiche di Giuseppe DE NITTIS

«La mia forza è nella mia superstizione ….io ho fede nella mia stella [...].ho sempre raggiunto la meta che mi ero prefisso».

Nato il 25 febbraio 1846 a Barletta, Giuseppe De Nittis si trasferisce con la famiglia a Napoli nel 1860 dove  viene assecondata la sua predisposizione alla pittura.Autoritratto De Nittis
Il fratello Vincenzo, diventato capofamiglia alla morte del padre, anche se contrario al «mestiere dei disperati» lo iscrisse all’Istituto di Belle Arti di Napoli. Per la sua intemperanza ed insofferenza viene comunque cacciato dall’Accademia che non riconosce in lui «nessun tipo di artisticità».
Nell’estate del 1863 il pittore cominciò a frequentare Portici dove gli amici Marco De Gregorio e Federico Rossano avevano dato vita alla Scuola di Resina.
A diciotto anni, De Nittis espone alla III mostra della Società Promotrice di Napoli.

Nel 1867 va a Parigi dove il pittore Brandon, da lui conosciuto a Firenze, lo presenta ai pittori Jean-Léon Gérôme
e Juste-Aurèle Meissonnier e  al mercante Goupil che compra alcuni suoi lavori.
Il 29 aprile 1869, all'età di 23 anni, sposa Léontine Gruvelle.

«Eravamo due ragazzi senza esperienza. Ci eravamo capiti sin dal primo incontro. [...] E mi è piaciuto che il suo ideale si limitasse a me, come il mio alla pittura».

La prima figlia della coppia, Thérèse Lucille, muore improvvisamente nel  1870.
Nel 1872, il pittore torna a Napoli dove dipinge la serie delle eruzioni del Vesuvio per Goupil.  Nel  luglio dello stesso anno nasce il secondo figlio Jacques.

Nel 1874 De Nittis espone al Salon e nello stesso anno , invitato da Edgar Degas, prenderà parte con cinque opere  alla mostra, piu’ tardi ricordata come Prima Mostra degli Impressionisti, insieme a Monet, Renoir, Sisley, Pissarro, Degas. Non ha, però, il tempo di presenziare all’inaugurazione perché parte per Londra. Lì conosce  il banchiere Kaye Knowles che, commissionandogli parecchi quadri, gli permette di svincolarsi dal contratto con  il mercante Goupil.
Nel 1878 presenta dodici opere all’Esposizione Universale di Parigi ottenendo la medaglia, a cui segue la Legion d’Onore.
Nel 1879 si reca a Barletta dove, tra grandi festeggiamenti, gli viene consegnata una medaglia d’oro.
 Sempre nello stesso anno espone fuori concorso al Salon e,  insieme a Emilio Gallori, presenta un progetto per il monumento a Vittorio Emanuele II che non fu mai realizzato.
Nel 1880 partecipa all’Esposizione Nazionale di Torino con cinque dipinti.
Nel 1881   e durante tutto il 1882 De Nittis , malato ,non si muove da Parigi  ma  a causa del tenore di vita molto alto è  costretto a lavorare senza soste.
Nel 1883 Il Musée du Luxenbourg acquisisce Les ruines des Tuileries;  a Natale  dello stesso anno torna a Napoli dove, a causa delle precarie condizioni di salute, non riesce a dipingere..
Nel 1884  è nominato Accademico di merito dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.
Di ritorno a Parigi espone tre opere al Salon: Colazione in giardino, La guardiana delle oche e Foglie d’autunno.
Nell’estate dello stesso anno dipinge le varie versioni  di Sull’amaca, sua ultima opera.
 Il 21 agosto muore per una congestione cerebrale e polmonare.

 

 

 

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Beni e Servizi Culturali
Pinacoteca Giuseppe De Nittis
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